Books by Ottavio Bucarelli

Miscellanea Historiae Pontificiae, 2021
Nel volume sono raccolte e presentate quarantadue epigrafi funerarie di pontefici sepolti presso ... more Nel volume sono raccolte e presentate quarantadue epigrafi funerarie di pontefici sepolti presso la basilica di San Pietro in Vaticano, in un ambito cronologico compreso tra V e XII secolo, cioè tra il pontificato di papa Leone Magno (440-461) e quello di papa Eugenio III (1145- 1153).
Il lavoro analizza il rapporto dei testi epigrafici con le sepolture e il contesto topografico di riferimento, da un lato, e i riferimenti testuali (letterari, scritturistici, storici, poetici) contenuti nelle iscrizioni, dall’altro.
La monografia intende offrire agli studi di Storia della Chiesa uno strumento per l’utilizzo delle fonti materiali (le epigrafi), che assumono il duplice valore di documento-monumento, analizzandone il testo e il contesto in cui vengono accolte. Il testo epigrafico descrive sinteticamente l’attività del Vescovo di Roma; il contesto è quello della sepoltura dei pontefici ad sanctum Petrum, manifestando visibilmente la petrinitas della Chiesa di Roma.

La presente pubblicazione è il frutto del convegno Ricomporre l'identità. Terremoto, Città e Beni... more La presente pubblicazione è il frutto del convegno Ricomporre l'identità. Terremoto, Città e Beni Culturali della Chiesa, svoltosi presso la Pontificia Università Gregoriana, il 30 novembre 2017, organizzato dalla Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa, con il patrocinio dell'Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, l'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto della CEI e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il contributo di Assicurazioni Generali, sponsor, e dell'Agenzia ANSA, media partner.
A due anni dai drammatici avvenimenti che hanno colpito le regioni del Centro Italia, devastando e, in alcuni casi, polverizzando letteralmente un patrimonio materiale testimone della storia, della cultura, dell'arte e della vita religiosa di molte comunità, la pubblicazione di questi atti si offre come strumento di riflessione su quanto accaduto, su cosa si è fatto e sul modo corretto di procedere nella ricostruzione e nel ritorno alla normalità di vita di intere popolazioni e nel corretto recupero, ove possibile, dei luoghi e delle cose.
Il Convegno ha focalizzato la sua attenzione naturalmente e volutamente, vista la Sede promotrice, su quel patrimonio materiale a carattere religioso che è parte integrante e viva dei nostri centri urbani, rurali e montani, che ha sempre rappresentato un punto di riferimento e aggregazione religioso e civile per le comunità locali. Un patrimonio che per questo necessita di essere tutelato, conservato e valorizzato per il bene comune di tutta la nazione, e perché continui ad essere strumento della missione della Chiesa, che trova nei beni culturali ecclesiastici i mezzi per promuovere il culto, la catechesi, la carità e la cultura.
Ottavio Bucarelli
Nella ricorrenza del bimillenario della nascita dell’apostolo Paolo, la Facoltà di Storia e Beni ... more Nella ricorrenza del bimillenario della nascita dell’apostolo Paolo, la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa ha promosso la Giornata di studi "Paulo Apostolo Martyri. L’apostolo San Paolo nella storia, nell’arte e nell’archeologia". Campo di ricerca privilegiato è stata la città di Roma, il cammino di Paolo dal suo arrivo nell’Urbe, sino al martirio e al luogo della sepoltura, utilizzando in modo interdisciplinare fonti storiche, archeologiche, topografiche, epigrafiche, storico-artistiche e anche liturgiche, per approfondire la genesi e lo sviluppo del culto e della devozione di Paolo congiuntamente a Pietro da parte della Chiesa e del popolo cristiano. Devozione e culto che necessariamente passavano attraverso la rappresentazione di un volto il cui divenire è stato in questo volume ripercorso dall’antichità sino all’inizio del medioevo.
Papers by Ottavio Bucarelli
Writings exhibited in the public space of medieval Rome
This contribution has the form of rovi... more Writings exhibited in the public space of medieval Rome
This contribution has the form of roving catalog inside and outside the city of Rome, listing some of the most important epigraphic testimonies in direct relation with the public spaces of transit and of stopping. Here it is interesting to understand what was the degree of visibility and legibility of the epigraphic memories on the monuments that lined the streets, and in what relation they found themselves with those who walked or stopped along the streets of the city. The streets, the squares, the public areas, the arcades of the churches, become the privileged places for communicating to many but not to all; there will always be those who cannot fully understand what is celebrated, remembered, announced on the walls of cities, on the facades of monuments, on public buildings, on the front of churches.
La Chiesa e le reliquie dei Santi, pp. 10-11
Reliquie e sacre custodie in chiese e musei, a cura di A. Ricco, 2022
Chiesa Oggi. Architettura e comunicazione , 2021
La dismissione di luoghi di culto, pp. 111-113
Presente e futuro dell'arte sacra. Riflessioni a confronto

BeweB 2020. Ventanni del portale. A cura dell'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto, 2020
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o comunque riprodotta s... more Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotocopiata o comunque riprodotta senza le dovute autorizzazioni. Le nostre edizioni sono disponibili in Italia e all'estero anche in 9 S.E. MONS. STEFANO RUSSO I. CONTESTO ISTITUZIONALE La collaborazione istituzionale tra CEI e ICCD: 15 risultati e prospettive CARLO BIRROZZI Gli istituti culturali ecclesiastici in BeWeB: 19 integrazione, servizio, narrazione SIMONETTA BUTTÒ BeWeB e SAN: un percorso aperto di interoperabilità 23 e condivisione STEFANO VITALI II. VALORE DEL PORTALE Modelli e tecniche di collaborazione tra Stato e Chiesa 29 in materia di beni culturali LUIGI LACROCE La forza comunicativa di BeWeB per la comunicazione 39 e la pastorale PIER CESARE RIVOLTELLA BeWeB. Nomen-Missio. Dai progetti iniziali 45 alle potenzialità future DON GIANMATTEO CAPUTO Dalla rete alla comunità e ritorno 55 PAUL GABRIELE WESTON INDICE estratto Vent'anni dopo. Valori patrimoniali di un matrimonio 63 da rianimare DON GIULIANO ZANCHI Conoscenza esperta e conoscenza esperienziale: 69 BeWeB come strumento di partecipazione comunitaria ANDREA LONGHI BeWeB nella didattica universitaria dei beni culturali 77 ecclesiastici OTTAVIO BUCARELLI Architetture di dati per il patrimonio culturale 85 GIOVANNI MICHETTI Le prospettive di un portale work in progress 93 DON VALERIO PENNASSO III. ESPERIENZE L'utilizzo di BeWeB nella gestione del patrimonio 105 GIUSEPPE CUCCO Raccontare in BeWeB 109 PAOLA SVERZELLATI Una risorsa per la storia: BeWeB alla prova 113 della ricerca umanistica MATTEO AL KALAK Il catalogo BeWeB e il dialogo con l'arte contemporanea 117 DON LIBORIO PALMERI BeWeB: dal portale ai social, le diocesi protagoniste 121 DON NUNZIO FALCICCHIO IV. COLLABORAZIONI E SISTEMA INFORMATIVO Rebeccalibri.it, il portale dell'editoria religiosa italiana, 127 e BeWeB: una collaborazione naturale all'insegna della diffusione e della condivisione delle informazioni GIORGIO RACCIS estratto
Chiesa Oggi, 2020
Un edificio di culto può essere dismesso per essere destinato ad usi non sacri ma profani, la qua... more Un edificio di culto può essere dismesso per essere destinato ad usi non sacri ma profani, la qual cosa determina l’incompatibilità della permanenza degli arredi sacri nell’edificio, rendendo necessaria l’asportazione del patri- monio mobile (suppellettili, paramenti, arredi). Diventa interessante che il progetto per un nuovo edificio di culto possa tenere conto della possibilità di riutilizzare il patrimonio mobile non solo da chiese dismesse, ma anche da contesti museali
Bollettino di Informazione. Pubblicazione quadrimestrale dell’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani, 2020
La trasmissione della fede attraverso la predicazione e l'amministrazione dei sacramenti e il sov... more La trasmissione della fede attraverso la predicazione e l'amministrazione dei sacramenti e il sovvenire alle necessità materiali dell'uomo sono sempre state attività connaturate con la missione stessa della Chiesa, dedita alla cura delle anime per nutrirle nello spirito, nell'intelletto e nel corpo 1 .
Oltre le Carte II L'abbazia di S. Croce di Sassovivo presso Foligno e la sua realtà materiale, a cura di L. Barelli et alii, 2019
Frammenti epigrafici del fregio del portico medievale della Basilica di San Giovanni in Laterano, pp. 149-164.
Il portico medievale di San Giovanni in Laterano. I frammenti ritrovati, a cura di A. M. De Strobel, Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano, 2019
Sepultus est in Basilica Beati Petri Apostoli. Note epigrafiche sulle tombe dei Papi da Leone Magno (440-461) ad Adriano I (772-795)
Via delle Sette Sale. 287 - Frammento di lastra. Nota epigrafica, pp. 617-619.
C. Barsanti - R. Flaminio - A. Guiglia, La Diocesi di Roma. La III Regione Ecclesiastica, 1, Catalogo (Corpus della scultura altomedievale, VII), 2015
San Pietro in Vincoli. 229 - Frammento di transenna a pelte. Nota epigrafica, pp. 518-519.
C. Barsanti - R. Flaminio - A. Guiglia, La Diocesi di Roma. La III Regione Ecclesiastica, 1, Catalogo (Corpus della scultura altomedievale, VII), 2015
San Martino ai Monti. 221 - Transenna di finestra. Nota epigrafica 349, p. 491
C. Barsanti - R. Flaminio - A. Guiglia, La Diocesi di Roma. La III Regione Ecclesiastica, 1, Catalogo (Corpus della scultura altomedievale, VII), 2015
San Martino ai Monti. 212 - Frammento di cornice o di architrave. Nota epigrafica, pp. 477-478.
C. Barsanti - R. Flaminio - A. Guiglia, La Diocesi di Roma. La III Regione Ecclesiastica, 1, Catalogo (Corpus della scultura altomedievale, VII), 2015
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Books by Ottavio Bucarelli
Il lavoro analizza il rapporto dei testi epigrafici con le sepolture e il contesto topografico di riferimento, da un lato, e i riferimenti testuali (letterari, scritturistici, storici, poetici) contenuti nelle iscrizioni, dall’altro.
La monografia intende offrire agli studi di Storia della Chiesa uno strumento per l’utilizzo delle fonti materiali (le epigrafi), che assumono il duplice valore di documento-monumento, analizzandone il testo e il contesto in cui vengono accolte. Il testo epigrafico descrive sinteticamente l’attività del Vescovo di Roma; il contesto è quello della sepoltura dei pontefici ad sanctum Petrum, manifestando visibilmente la petrinitas della Chiesa di Roma.
A due anni dai drammatici avvenimenti che hanno colpito le regioni del Centro Italia, devastando e, in alcuni casi, polverizzando letteralmente un patrimonio materiale testimone della storia, della cultura, dell'arte e della vita religiosa di molte comunità, la pubblicazione di questi atti si offre come strumento di riflessione su quanto accaduto, su cosa si è fatto e sul modo corretto di procedere nella ricostruzione e nel ritorno alla normalità di vita di intere popolazioni e nel corretto recupero, ove possibile, dei luoghi e delle cose.
Il Convegno ha focalizzato la sua attenzione naturalmente e volutamente, vista la Sede promotrice, su quel patrimonio materiale a carattere religioso che è parte integrante e viva dei nostri centri urbani, rurali e montani, che ha sempre rappresentato un punto di riferimento e aggregazione religioso e civile per le comunità locali. Un patrimonio che per questo necessita di essere tutelato, conservato e valorizzato per il bene comune di tutta la nazione, e perché continui ad essere strumento della missione della Chiesa, che trova nei beni culturali ecclesiastici i mezzi per promuovere il culto, la catechesi, la carità e la cultura.
Ottavio Bucarelli
Papers by Ottavio Bucarelli
This contribution has the form of roving catalog inside and outside the city of Rome, listing some of the most important epigraphic testimonies in direct relation with the public spaces of transit and of stopping. Here it is interesting to understand what was the degree of visibility and legibility of the epigraphic memories on the monuments that lined the streets, and in what relation they found themselves with those who walked or stopped along the streets of the city. The streets, the squares, the public areas, the arcades of the churches, become the privileged places for communicating to many but not to all; there will always be those who cannot fully understand what is celebrated, remembered, announced on the walls of cities, on the facades of monuments, on public buildings, on the front of churches.
Il lavoro analizza il rapporto dei testi epigrafici con le sepolture e il contesto topografico di riferimento, da un lato, e i riferimenti testuali (letterari, scritturistici, storici, poetici) contenuti nelle iscrizioni, dall’altro.
La monografia intende offrire agli studi di Storia della Chiesa uno strumento per l’utilizzo delle fonti materiali (le epigrafi), che assumono il duplice valore di documento-monumento, analizzandone il testo e il contesto in cui vengono accolte. Il testo epigrafico descrive sinteticamente l’attività del Vescovo di Roma; il contesto è quello della sepoltura dei pontefici ad sanctum Petrum, manifestando visibilmente la petrinitas della Chiesa di Roma.
A due anni dai drammatici avvenimenti che hanno colpito le regioni del Centro Italia, devastando e, in alcuni casi, polverizzando letteralmente un patrimonio materiale testimone della storia, della cultura, dell'arte e della vita religiosa di molte comunità, la pubblicazione di questi atti si offre come strumento di riflessione su quanto accaduto, su cosa si è fatto e sul modo corretto di procedere nella ricostruzione e nel ritorno alla normalità di vita di intere popolazioni e nel corretto recupero, ove possibile, dei luoghi e delle cose.
Il Convegno ha focalizzato la sua attenzione naturalmente e volutamente, vista la Sede promotrice, su quel patrimonio materiale a carattere religioso che è parte integrante e viva dei nostri centri urbani, rurali e montani, che ha sempre rappresentato un punto di riferimento e aggregazione religioso e civile per le comunità locali. Un patrimonio che per questo necessita di essere tutelato, conservato e valorizzato per il bene comune di tutta la nazione, e perché continui ad essere strumento della missione della Chiesa, che trova nei beni culturali ecclesiastici i mezzi per promuovere il culto, la catechesi, la carità e la cultura.
Ottavio Bucarelli
This contribution has the form of roving catalog inside and outside the city of Rome, listing some of the most important epigraphic testimonies in direct relation with the public spaces of transit and of stopping. Here it is interesting to understand what was the degree of visibility and legibility of the epigraphic memories on the monuments that lined the streets, and in what relation they found themselves with those who walked or stopped along the streets of the city. The streets, the squares, the public areas, the arcades of the churches, become the privileged places for communicating to many but not to all; there will always be those who cannot fully understand what is celebrated, remembered, announced on the walls of cities, on the facades of monuments, on public buildings, on the front of churches.
Sebbene la predicazione sia un momento essenziale dell’attività episcopale e, dunque papale, solo in pochi casi le omelie tenute dai papi sono state conservate. Se si escludono le grandi raccolte omiletiche di Leone Magno, Gregorio Magno, Innocenzo III (ma che manca ancora di un’edizione critica moderna), mancano repertori e studi espressamente dedicati all’argomento nel lungo periodo. Eppure le omelie sono una fonte preziosa per comprendere la dimensione culturale, istituzionale, sociale e storico-artistica della Chiesa romana, del papato e della città di Roma tra antichità e medioevo.
Il Convegno intende dunque offrire un momento di approfondimento sulla questione, ed offrire un primo bilancio degli studi in corso e dei possibili sviluppi di ricerca sull’argomento.
L’Incontro si inquadra nell’ambito delle attività formative dirette alla conoscenza, tutela e valorizzazione pastorale dei Beni Culturali della Chiesa, di cui la Pontificia Università Gregoriana, attraverso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa - Dipartimento dei Beni Culturali, si occupa da più di 25 anni.
La sessione della mattina - presieduta da Francesco Marcatilli, dell’Università degli Studi di Perugia - avrà inizio alle 9,30 con i saluti istituzionali della vicesindaco del Comune di Foligno Rita Barbetti, della presidente dell’Archeoclub di Foligno Lucia Bertoglio e della presidente dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus Roberta Taddei. Gli interventi a seguire di Laura d’Erme e Matelda Albanesi verteranno sui ritrovamenti occorsi durante la realizzazione della nuova viabilità denominata Variante Nord e metteranno in luce le importanti scoperte relative all’unico sito di età preistorica archeologicamente indagato nella valle Topina e alla necropoli di età arcaica, all’interno della quale spiccano una sepoltura a tumulo ed un nucleo di deposizioni neonatali. Ancora per la fase umbra Laura Ponzi Bonomi si soffermerà sulle sepolture individuate negli anni ‘70 del Novecento in via Po e sui recenti ritrovamenti di via Trasimeno, appartenenti ad un insediamento. Maria Romana Picuti illustrerà i risultati degli scavi condotti nel 2014 nell’ambito del “Progetto archeologia” - promosso dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dal Liceo F. Frezzi di Foligno in località Nocette di Pale - che hanno portato alla scoperta di un edificio sacro a doppia cella, mentre Luigi Sensi affronterà le problematiche relative alla topografia di Fulginia sulla base dei ritrovamenti archeologici nell’area. Rosalba Antonini infine, partendo da una panoramica sul contesto storico,culturale e linguistico in cui si situa la ricerca etimologica sul nome di Fulginia, argomenterà i possibili indirizzi di interpretazione.
La sessione del pomeriggio - presieduta da Ottavio Bucarelli, della Pontificia Università Gregoriana - si aprirà con il contributo di Paola Guerrini, che intende presentare lo stato della questione circa le relazioni tra la Fulginia romana e la Foligno medievale. Alle vicende di quest’ultima sarà dedicato l’intervento di Guglielmo Villa che proporrà alcune osservazioni, condotte sulla base di evidenze materiali e dati documentari, relative alle fasi di sviluppo del centro, alle sue principali componenti morfologiche e strutturali e al loro inquadramento nella coeva cultura urbanistica europea. Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti illustreranno i principali ritrovamenti di età medievale effettuati nel corso dei lavori del Piano Integrato di Recupero nel centro storico di Foligno tra il 2007 e il 2013. L’intervento di Eleonora Scopinaro si baserà invece sull’analisi e sul confronto tipologico degli apparecchi murari presenti nella città di Foligno e nell’area umbro-marchigiana, grazie ai quali è stato possibile riconoscere le diverse fasi di trasformazione, in epoca tardo antica e medievale, delle tecniche costruttive locali, che sembrano essere state basate su metodologie di posa in opera di influsso romano.
La Giornata di Studi si concluderà con la comunicazione di Lia Barelli, Simona Benedetti, Maddalena Paolillo, Priscilla Paolini, Guglielmo Villa a proposito della ricerca denominata “Foligno medievale”, a cui è stato recentemente concesso un finanziamento dall’Università di Roma Sapienza, volta all’acquisizione e sistematizzazione di dati sulle fasi medievali di Foligno mediante l’uso di tecnologie all’avanguardia. Sembra utile sottolineare che questa nuova ricerca, di evidente rilevanza per l’approfondimento della conoscenza delle trasformazioni storico-urbanistiche della città di Foligno, verrà condotta da alcuni membri della stessa equipe di studiosi che dal 2014, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo Onlus, si sta occupando dei rilievi e degli scavi archeologici presso l’abbazia di Sassovivo con importanti risultati scientifici, in parte già divulgati tramite convegni e pubblicazioni.
I tirocini e la mostra sono stati promossi dalla diocesi di Locri-Gerace, in collaborazione con diverse istituzioni accademiche e scientifiche.
il Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana,
l’Istituto di Liturgia della Pontificia Università della Santa Croce,
l'Accademia di Belle Arti di Roma,
l'Accademia di Belle Arti de L'Aquila,
promuovono e organizzano una Scuola Estiva rivolta agli studenti delle Accademie di Belle Arti di Roma e de L’Aquila, interessati a confrontarsi con la Committenza ecclesiastica e a formarsi allo «spirito dell'arte sacra e della sacra liturgia» (Sacrosanctum Concilium, 127).
Direzione: Mario Bevilacqua;
Comitato Scientifico: Ottavio Bucarelli - Giovanna Capitelli - Manuela Gianandrea - Barbara Jatta - Susanne Kubersky-Piredda - Lucia Simonato - Saverio Sturm - Marisa Tabarrini - Alessandro Zuccari.
Le otto ricerche più interessanti e pertinenti saranno invitate a presentare sia un poster, che sarà esposto in mostra presso la Pontificia Università Gregoriana durante i giorni del convegno, sia un saggio di carattere scientifico da pubblicare negli Atti del convegno stesso, a seguito di un processo di revisione. Le lingue di lavoro saranno italiano e inglese.
La call è realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, R3C (Responsible, Risk, Resilience Centre).
Per approfondimenti e modalità di partecipazione e presentazione dei contributi, si veda di seguito il bando completo, in lingua inglese, disponibile al link: http://www.r3c.polito.it/
Lo scopo dei seminari è presentare di volta in volta specifici argomenti di interesse per la salvaguardia, tutela, conservazione e corretto uso del patrimonio culturale di interesse religioso della Chiesa Cattolica.
Nella prima parte del Seminario si presenterà la mens della Chiesa circa le reliquie e la normativa canonica; il rapporto tra reliquie e reliquiari; le ricognizioni canoniche e le attuali pratiche devozionali.
Nella Tavola rotonda la riflessione sarà rivolta all’opportunità della conservazione ed esposizione di reliquiari con reliquie all’interno dei luoghi sacri piuttosto che in istituzioni museali o in mostre, non dimenticando mai che le reliquie dei Santi non sono assimilabili a beni culturali, ma sono testimoni dell’azione di Dio creatore, reliquie a cui si deve il giusto onore e rispetto nei luoghi e nei tempi adatti.
Il primo incontro di maggio 2021 si occuperà di far conoscere alcuni casi di applicazione delle ‘nuove tecnologie’, per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali della Chiesa.
Uno dei beni più preziosi della Chiesa sono gli archivi. Non solo perché raccontano la vita religiosa delle comunità, ma anche perché sono fonti storiche incredibili in gran parte ancora inesplorate. Ma come gestire gli archivi soprattutto quelli più piccoli e meno famosi, nelle piccole diocesi o nelle parrocchie? Alla domanda risponde il corso della Pontificia Università Gregoriana, guidato da Dott. Ottavio Bucarelli Pro Direttore Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa, Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa Pontificia Università Gregoriana.